Mancanza di idee, mancanza di
programmi seri, chiari e realizzabili, mancanza di personaggi politici di
spessore degni di conquistare la fiducia dei cittadini ma anche quella del
panorama internazionale dove ormai Mario Monti la fa da padrone.
I partiti di questa legislatura sono
ormai allo sbando totale.
Lega ed Idv sono praticamente scomparsi travolti
dai propri scandali. Più pesanti quelli che hanno coinvolto la Lega che a sua
sfavore ha anche almeni 10 anni di governo inutili nei quali non ha portato a
termine nessuna delle sue promesse; meno gravi quelli dell'Italia dei Valori
che fra l'altro ha dimostrato di non sapere reclutare i propri candidati.
Il Pd è ormai troppo impegnato
in una guerra civile interna che potrebbe non risolversi con le primarie di
domenica. Chiunque risulti vincitore non si vede come gli altri possano poi
collaborare con il candidato premier dato che le posizioni dei 5 contendenti
sono talmente distanti da farli apparire come appartenenti a schieramenti
politici molto distanti fra loro. Durante questi mesi ed anche in queste ultime
ore si è parlato molto poco di programmi e di strategie di governo, ma molto di
più di regole per la farsa delle primarie. Se si pensa poi che il vincitore che
uscirà da questa brutta imitazione delle primarie statunitensi, potrebbe non
diventare il prossimo presidente del consiglio anche se il Pd vincesse le
elezioni, la domanda sorge spontanea: a che servono queste primarie ? Si perchè
si fanno elezioni per eleggere un candidato alla presidenza del consiglio che a
sua volta non sarà eletto dai cittadini ma nominato dal Presidente della
Repubblica e quindi tutto risulta inutile.
Il Pdl è allo sfascio totale.
Mentre cerca di emulare il Pd nella fiera dell'inutile indicendo altre
primarie, il suo padrone Silvio Berlusconi, contrario a questo esercizio
pseudodemocratico, medita addirittura di staccarsi e dare vita ad una nuova
Forza Italia. Intanto il segretario fantoccio dichiara in una manifestazione di
onnipotenza e di amnesia totale, che non vuole indagati fra i candidati alle
primarie, dimenticando che senza indagati il Pdl stesso non esisterebbe.
L'Udc di Casini alla fine è
l'unico a mostrare la ferrea coerenza democristiana, inossidabile nel tempo,
che vede gli appartenenti a quest'area politica aggrapparsi al carro del
probabile vincitore, in questo caso il professor Monti. Ma anche qui siamo al
limite della farsa: Monti dichiara che non si candida come presidente del consiglio,
appoggiato in questa sua idea d Giorgio Napolitano, ma Casini fa orecchi da
mercante e piuttosto che presentare un proprio progetto tira e ritira per la
giacca il governo Monti per strappare la disponibilità a continuare anche nella
prossima legislatura. In conclusione i cinque partiti protagonisti della
legislatura si ripresenteranno ma dopo aver dato vita ad almeno altre quattro
formazioni: quella di Fini già presente, quella probabile di Berlusconi, un
altro pezzo del Pdl che prende il nome di Italia Libera e quella di un
pezzo dell'Idv staccatosi da Di Pietro che si chiamerà Diritto e Libertà.
Al di fuori del parlamento il cao non è certo minore.
In testa al gruppo dei nuovi partiti
che tenteranno di entrare in parlamento c'è il capoclack Beppe Grillo ed il suo
M5S. Il movimento sta attirando l'attenzione da una parte per il
"gridare" continuo del suo leader e dall'altra per una sorta di
"rivolta" continua fra i grillini che già partecipano al governo di
amministrazioni locali ma che stanno sperimentando sulla propria pelle la
dittatura di Grillo. Gli italiani che decideranno di dare il loro voto a Grillo
dovranno andare sulla fiducia, come hanno fatto per Berlusconi a suo tempo, in
quanto Grillo si rifiuta di discutere il programma del movimento, di
confrontarsi con chiunque, rimanendo chiuso nella sua torre d'avorio dalla
quale parla per slogan o per post del suo blog.
Ma senza un contradditorio è troppo
facile, alla fine si ha sempre ragione. Intorno a questa già abbastanza
complessa situazione spuntano quasi settimanalmente altri partitelli o liste
con programmi e obiettivi circoscritti e di nessuna incisività.
Ecco allora Lista per l'Italia
di Montezemolo che si affianca a Casini per tirare in ballo Monti, dimenticando
che Monti è già in parlamento in quanto senatore a vita e quindi potrà essere
chiamato a ricoprire di nuovo il ruolo di "salvatore della patria"
solo dopo le elezioni. Un altro movimento o partito ha come leader
l'astrofisica Margherita Hack, che quida una formazione dal nome di Democrazia
Atea, anche in questo caso risulta molto difficile capire la
diversità della proprosta di questa formazione rispetto al panorama politico
italiano.
A questo caso i continua evoluzione
si devono poi aggiungere le varie formazioni della sinistra radicale, incapaci
di svolgere una funzione catalizzatrice del malcontento che serpeggia ovunque,
anche per la continua litigiosità su questioni secondarie che ha portato ad una
frammentazione incontrollabile.
L'aspetto sconcertante di questa
confusione generalizzata e che nessuno riesce a parlare di programmi in maniera
precisa, chiara e soprattutto attuabile, forse perchè nessuno ha idea di come
potersi liberare dai lacci nei quali siamo stati imbrigliati dalla comunità
europea, uno su tutti il pareggio di bilancio. Questo è il vero problema.
Nessuno sa che pesci prendere e
tutti cercano di mascherare la propria inadeguatezza con spostando la
dialettica su problemi di secondo piano e incentrati spesso sulla litigiosità.
Pubblicato da antipolitico
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