Dopo la
caduta delle ideologie, dei principi, degli ideali da difendere e la
sostituzione delle idee con le persone, oggi che anche le persone sono in
crisi, tutto viene travolto e si perde completamente il senso di ogni cosa.
Accade così
che, pur in un momento tragico, si verifichino degli eventi al limite della
satira e dell'ironia se non fosse che i protagonisti sono proprio i politici,
coloro cioè che dovrebbero portare un paese fuori dal guado dopo avercelo
trascinato.
Allora
accade che un segretario di partito, Angelino Alfano, interviene sui
tagli che il governo sta attuando in maniera indiscriminata in molti settori
compresa la sanità e soprattutto quel settore della sanità che utilizza i fondi
pubblici per garantire la giusta assistenza ai malati di SLA.
Il
segretario di partito protesta per questi tagli indecenti per un paese civile e
invita al governo a rivedere questo capitolo della legge finanziaria. E che
strumenti usa per questa sua protesta? Beh avrà inoltrato un'interrogazione
parlamentare, si sarà fatto promotore di un emendemanto da approvare in sede di
discussione in parlamento, oppure avrà chiesto un incontro con il presidente
del consiglio. Niente di tutto questo.
Il buon
Angelino, novello seguace del capocomico Grillo, ha pubblicato la sua richiesta
nientepopodimenoche sulla propria pagina Facebook !!!! Ma Angelino sei un
parlamentare, sei un segretario di partito, come pretenmdi che il governo ti
prenda in considerazione se scrivi su Facebook, non sei un cittadino qualunque
per il quale Facebook è forse l'unico strumento per farsi sentire.
Su sveglia
Angelino vai da Monti e fai le tue rimostranze. Per completare la comicità
dell'evento il telegiornale di Rai 2 ha addirittura dato la notizia alle 13. Ma
il buon Alfano non è l'unico a rendersi ridicolo in queste ore.
Subito
dietro a lui ecco Antonio Di Pietro. L'ex magistrato si trova al centro
di un'inchiesta da parte di Report che ha scoperto come Tonino abbia acquistato
un po' di appartamenti grazie ad un lascito di un benefattore. Niente di
illegale precisiamo ma dal punto di vista etico ci sarebbe tanto da ridire e
considerato l'atteggiamento giustizialista di Di Pietro, questi suoi aqcuisti
fanno un po' pensare male. Se poi si aggiunge che qualche immobile lo ha
affittato al suo stesso partito, allora lnon è difficile accostare il leader
dell'Idv ad altri politici piuttosto allegri nello spendere soldi non di loro
proprietà.
La parte
comica di tutto questo sta nel fatto che Antonio Di Pietro si ribella
all'inchiesta di Report scrivendo non ai giornalisti della trasmissione ma
bensì al comico Crozza che ha utilizzato la vicenda per le sue satire
graffianti.
Povero
Antonio, la vicenda lo ha talmente scombussolato che scrive ad un comico che
semplicemente fa satira, aggiungendo in questo modo comicità pura alla satira
stessa di Crozza.
Ed infine,
dulcis in fundo a questa fiera della comicità, ecco lui, il padrone
incontrastato della satira, dell'ironia e della ridicolaggine, Silvio
Berlusconi. Il cavaliere, in un'intervista dal solito Vespa, sommerso dalle
lacrime, Fornero docet, chiede scusa agli italiani per non aver portato a
termine il suo progetto politico.
Già questa
affermazione ha del comico in se stessa se poi ci aggiungiamo le ragioni che
Berlusconi adduce a questo suo fallimento, l'larità supera qualsiasi
immaginazione.
La colpa del
fallimento dell'azione di governo di Berlsuconi è la crisi, quella crisi che
lui ha negato fino a quando non è stato messo alle corde dall'europa intera. Ma
poi quale sarebbe stato il suo progetto politico ? Quello di rimanere fuori
dalla galera, e quello è riuscito a pieno considerao che in venti 20 grazie
alle sue leggi ritagliate su misura non è stato possibile portare a termine
nessun processo fra quelli in cui il cavaliere era implicato.
Quale altro
progetto politico aveva in animo di realizzare l'uomo di Arcore ? Sinceramente
da un'attenza analisi dei suoi proclami non emerge niente a parte qualche
parola d'ordine lanciata a vanvera, quindi stia tranquillo caro Silvio non deve
chiedere scusa di niente, caso mai sono gli italiani che gli hanno consentito
di prendere in giro il paese intero per venti anni e più a dover chiedere scusa
a tutto il resto dell'Italia, ma non lei certamente.
Ecco si
conlude un weekend all'insegna dell'allegira e della satira, ma ora dopo
quattro giorni di festa ricominciamo a parlare di cose serie .... forse.
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