Martedì, 13
Novembre 2012 - Il decreto legge sui costi della politica ha incassato il via
libera della Camera con 386 sì, solo 5 no e l'astensione delle opposizioni
(Italia dei valori e Lega Nord).
«Un bel successo», ha commenta il sottosegretario ai Rapporti con il parlamento Giampaolo D'Andrea.
Ora il testo passa all'esame del Senato, che deve convertirlo in legge entro il 9 dicembre, pena la decadenza delle misure.
Taglio degli stipendi di consiglieri e assessori, riduzione del numero delle poltrone, ma anche un pacchetto di misure in favore dei territori colpiti dal terremoto dell'Emilia: sono numerose le norme contenute nel provvedimento, ecco le principali.
«Un bel successo», ha commenta il sottosegretario ai Rapporti con il parlamento Giampaolo D'Andrea.
Ora il testo passa all'esame del Senato, che deve convertirlo in legge entro il 9 dicembre, pena la decadenza delle misure.
Taglio degli stipendi di consiglieri e assessori, riduzione del numero delle poltrone, ma anche un pacchetto di misure in favore dei territori colpiti dal terremoto dell'Emilia: sono numerose le norme contenute nel provvedimento, ecco le principali.
C. CONTI,
BLOCCO SPESA REGIONI. Stop al
controllo preventivo di legittimità sui singoli atti di Regioni ed Enti locali.
I magistrati contabili potranno quindi controllare 'solo' il bilancio
preventivo e il rendiconto consuntivo ma potranno bloccare un programma di
spesa.
TAGLIO
STIPENDI CONSIGLIERI E ASSESSORI REGIONALI. I nuovi parametri sono stati individuati sulla base della Regione più
virtuosa: i presidenti non potranno guadagnare più di 13.800 euro lordi e i
consiglieri regionali più di 11.100.
SFORBICIATA
ALL'ASSEGNO DI FINE MANDATO. Voluta dal
parlamento, è arrivata poi anche una riduzione di questa voce i cui parametri
dovranno essere fissati entro il 10 dicembre.
STOP CUMULI
INDENNITÀ, CARICHE MULTIPLE GRATIS. Non sarà
più possibile sommare indennità o emolumenti. Prevista la gratuità della
partecipazione alle commissioni permanenti e speciali, con l'esclusione anche
delle diarie.
PAGANO GLI
AMMINISTRATORI E NON I CITTADINI. Introdotta
durante l'iter parlamentare, la novità prevede che siano i consiglieri e gli
assessori a pagare di tasca propria (l'indennità viene dimezzata) se le Regioni
non si adeguano ai tagli.
TAGLIO DEI
CONSIGLIERI. Entro 6
mesi va attuato quanto previsto dal decreto anti-crisi dell'estate 2011, che
taglia il numero di consiglieri e assessori in rapporto al numero degli
abitanti.
ANAGRAFE
PATRIMONIALE CONSIGLIERI. I dati
dell'anagrafe patrimoniale di consiglieri e assessori saranno resi pubblici sul
sito internet della Regione. Anche i gruppi consiliari dovranno pubblicare
tutti i contributi ricevuti.
SINDACO VIA
PER 10 ANNI SE CREA DISSESTO. La sanzione
a carico degli amministratori locali, come i sindaci, che hanno contribuito con
dolo o colpa grave al dissesto finanziario è l'incandidabilità per 10 anni. In
più, pagano una multa pari a un minimo di 5 e un massimo di 20 volte la
retribuzione.
ALMENO
DIMEZZATE SPESE DEI GRUPPI PARTITI, ADDIO MONOGRUPPI. Niente rimborsi ai monogruppi, ai movimenti e ai
partiti. I finanziamenti e le agevolazioni in favore dei gruppi consiliari
vengono invece tagliati pesantemente: saranno la metà di quelli previsti dalla
Regione più virtuosa.
SCURE SU
AUTO BLU E SPONSOR. Stretta
anche per le Regioni per consulenze e convegni, auto blu, sponsorizzazioni,
compensi degli amministratori delle società partecipate.
VIA
VITALIZI, PENSIONI CON METODO CONTRIBUTIVO. Viene confermata l'eliminazione dei vitalizi e l'obbligatoria applicazione
del metodo contributivo per la pensione.
RIMBORSI
ELETTORALI INTERROTTI SE C'È LO SCIOGLIMENTO. Per le elezioni regionali, come per le politiche, i rimborsi vengono
interrotti in caso di scioglimento anticipato del consiglio regionale.
STOP
TRASFERIMENTI A CHI NON ATTUA STRETTA. Chi non
rispetta le norme rischia che l'80% dei trasferimenti erariali dello Stato (ad
eccezione di sanità e trasporto pubblico locale) venga bloccato.
SCURE ANCHE
PER LAZIO, LOMBARDIA E MOLISE. Le tre
Regioni che andranno presto alle urne dovranno tagliare le indennità non appena
si insedieranno i nuovi organismi.
FONDO PER
ENTI LOCALI E RIEQUILIBRIO CONTI COMUNI-PROVINCE. Rafforzato il Fondo per la stabilità finanziaria
degli enti locali e si prevede che le province e i comuni con i conti in rosso
approvino un 'piano di rientro' in 5 annui.
COMUNI E
MUTUI, PENALI FUORI DAL PATTO DI STABILITÀ. I comuni che estinguono in anticipo i mutui con la Cassa depositi e
prestiti dovranno pagare le penali, ma queste non saranno conteggiate ai fini
del patto di stabilità.
EQUITALIA,
POSSIBILE REVOCA DEI COMUNI. Comuni e
gli Enti locali potranno revocare a Equitalia e alle società partecipate la
gestione della riscossione dei tributi.
L'EMENDAMENTO
SALVA ALESSANDRIA. Il comune
piemontese potrà avere un anticipo di 40 milioni da restituire in tre anni.
TERREMOTO
EMILIA, PROROGA TASSE. Arriva la
proroga a giugno 2013 per le tasse (Irpef e addizionali incluse), ma non per i
contributi.
IMU ANCHE AI
NO PROFIT. Salta l'esenzione Imu per le attività
'non lucrative', vale a dire il mondo del no profit. Si attende un intervento
in sede di applicazione della norma.
E questo nei confronti dei Governi Regionali, ma una
limata sulle auto blu, benefit, idennità e stipendi dei signori onorevoli e
senatori a quando?
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