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giovedì 6 dicembre 2012

EGITTO - Battaglia nella notte al Cairo, 5 manifestanti morti

Almeno 450 feriti e 50 arresti. Si dimette collaboratore di Morsi

Il Cairo, 6 dic. - Almeno cinque manifestanti sono stati uccisi questa notte negli scontri tra sostenitori e avversari del presidente Mohamed Morsi al Cairo. Una vera e propria battaglia con bastoni, bombe molotov e lancio di pietre si è svolta attorno al palazzo presidenziale, mentre un quarto consigliere del presidente, Mohammed Esmat Seif Eddawla, ha rassegnato le dimissioni.

Il ministero della Sanità egiziano ha fatto sapere che più di 450 persone sono rimaste ferite negli scontri, proseguiti tutta la notte. Cinquanta persone sono state arrestate dalle forze dell'ordine. Sul suo profilo twitter, i Fratelli Musulmani, che sostengono Morsi, hanno definito i loro avversari nostalgici del regime di Mubarak, suscitando la rabbia dell'opposizione che ha lanciato accuse di "fascismo" ed ha parlato di "milizie islamiche".

Ieri, in una conferenza congiunta, i leader dell'opposizione hanno rinnovato la richiesta al presidente di ritirare il decreto e di cancellare il referendum costituzionale fissato per il 15 dicembre. "Il regime perde legittimità giorno dopo giorno", ha dichiarato Mohamed ElBaradei, annunciando la disponibilità dell'opposizione a dialogare sulla nuova Costituzione, a condizione che Morsi ritiri il decreto. Da parte sua, il vicepresidente egiziano ha ribadito nel primo pomeriggio che il referendum si terrà come previsto, invitando l'opposizione a presentare i propri emendamenti per cambiamenti da apportare dopo il voto.

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