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mercoledì 3 aprile 2013

Coree - Kaesong chiusa a sudcoreani, Mosca: situazione esplosiva


Crisi tra Pyongyang e Seoul, appello Cina a "moderazione"

Roma, 3 apr. - La Corea del Nord ha impedito oggi ai dipendenti sudcoreani l'ingresso al complesso industriale di Kaesong, simbolo della cooperazione tra i due paesi, aggiungendo un nuovo capitolo alla crisi tra Pyongyang e Seoul. Appelli alla moderazione sono arivati dalla Cina, mentre Mosca ha parlato di "situazione esplosiva".

La decisione di Pyongyang riguarda 484 lavoratori sudcoreani che oggi non hanno potuto avere accesso al sito di cooperazione industriale e 861 che si trovano già a Kaesong e dovranno lasciare l'area. "Ci aspettiamo che possano farlo senza difficoltà", ha commentato il portavoce del ministero. "Il Nord ci ha riferito questa mattina che avrebbe autorizzato solo le partenze da Kaesong e non il tragitto inverso", ha dichiarato il portavoce del ministero sudcoreano per l'Unificazione, Kim Hyung-Suk.

Ma il ministro della Difesa sudcoreano ha annunciato un piano d'urgenza, che prevede un possibile ricorso alla forza, per garantire la sicurezza dei suoi cittadini nel complesso industriale. "Abbiamo preparato un piano d'urgenza, e comprende una possibile azione militare, in caso di situazione grave", ha dichiarato Kim Kwan-Jin durante una riunione di deputati del partito conservatore di maggioranza.

E mentre la Cina ha lanciato un apepllo per la "moderazione" a tutte le parti coinvolte, la Russia si è detta preoccupata per la situazione "esplosiva" tra Corea del Nord e Corea del Sud, "Ciò che sta accadendo preoccupa senza dubbio la Russia, perchè si tratta di una situazione esplosiva vicino ai nostri confini in Estremo oriente" ha detto Morgulov all'agenzia Interfax.

"Non penso che nessuna delle parti stia deliberatamente cercando di scatenare un'azione militare, ma nell'attuale atmosfera surriscaldata un elementare errore umano o un problema meccanico potrebbero bastare a causare sviluppi incontrollati che farebbero precipitare la situazione a livelli critici" ha aggiunto Morgulov, che ha chiesto a tutte le parti di "astenersi da ogni dichiarazione e atto suscettibile di aggravare la situazione".

Venerdì scorso il leader nordcoreano Kim Jong-Un ha disposto i preparativi per lanci missilistici verso il continente americano e le basi Usa nel Pacifico in risposta ai voli di addestramenti dei bombardieri stealth B-2 Usa. Ieri Washington si è impegnata a difendere gli alleati sudcoreano e giapponese da Pyongyang e il segretario di Stato John Kerry ha definito il comportamento di del leader Kim Jong-Un "pericoloso" e "irresponsabile".

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