Giro di vite del governo su dissenso e
proteste
Roma, 24 apr. - Amnesty
International ha pubblicato oggi un rapporto sul primo anno del terzo mandato
del presidente russo Vladimir Putin, evidenziando come questo periodo sia stato
caratterizzato da sistematiche limitazioni e violazioni della liberta'
d'espressione, riunione e associazione. Ne dà notizia la stessa organizzazione
non governativa in un comunicato.
L'ondata di proteste scaturita dalle elezioni parlamentari del dicembre 2011 e dal passaggio di consegne tra Medveded e Putin del maggio 2012 ha determinato una serie di restrizioni. Due nuove leggi sono state introdotte e altre 11 emendate nel contesto di un ampio giro di vite sul dissenso, sulle critiche e sulle proteste.
Il rapporto di Amnesty International, intitolato 'Liberta' minacciata: repressione della liberta' d'espressione, riunione e associazione in Russia', analizza gli sviluppi legislativi e i casi in cui questi sono stati applicati, in violazione degli obblighi internazionali del paese.
'Queste recenti iniziative legali hanno lo scopo dichiarato di garantire l'ordine pubblico e proteggere i diritti dei cittadini. Il loro effetto e' stato l'opposto: persone note per le loro posizioni critiche, esponenti dell'opposizione, organismi di monitoraggio e singoli cittadini che avevano preso la parola su una serie di questioni si sono visti, nel corso dell'ultimo anno, limitare i loro diritti' - ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.
L'ondata di proteste scaturita dalle elezioni parlamentari del dicembre 2011 e dal passaggio di consegne tra Medveded e Putin del maggio 2012 ha determinato una serie di restrizioni. Due nuove leggi sono state introdotte e altre 11 emendate nel contesto di un ampio giro di vite sul dissenso, sulle critiche e sulle proteste.
Il rapporto di Amnesty International, intitolato 'Liberta' minacciata: repressione della liberta' d'espressione, riunione e associazione in Russia', analizza gli sviluppi legislativi e i casi in cui questi sono stati applicati, in violazione degli obblighi internazionali del paese.
'Queste recenti iniziative legali hanno lo scopo dichiarato di garantire l'ordine pubblico e proteggere i diritti dei cittadini. Il loro effetto e' stato l'opposto: persone note per le loro posizioni critiche, esponenti dell'opposizione, organismi di monitoraggio e singoli cittadini che avevano preso la parola su una serie di questioni si sono visti, nel corso dell'ultimo anno, limitare i loro diritti' - ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.
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