Pensare Globale e Agire Locale

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lunedì 6 maggio 2013

ITALIA - Arridatece il Psi


Pesa nello sconfortante panorama odierno l'assenza di un partito solidamente riformista. La rifondazione del nostro sistema politico non può che ripartire da quelle culture politiche la cui improvvida rimozione ha contribuito alla desertificazione ideale

La disfatta del Pd è nient’altro che la rotta di un partito carente di quell’adeguata cultura di governo che implica il coraggio di assumersi le proprie responsabilità venendo a patti, ove lo richieda l’interesse del Paese, anche con il peggior avversario politico . Ma è anche la conseguenza inevitabile di un partito che è stato, in questi anni, un autentico “ossimoro politico” nato, a freddo, dalla giustapposizione di ex e post comunisti ed ex democristiani e, ben presto, caratterizzatosi per la pervicace preclusione alla stimolante contaminazione con la tradizione del socialismo riformista italiano .

Un’atavica diffidenza - per dirla con Pierluigi Battista (“L’atavica diffidenza del Pd per l’ex socialista Amato”, Corriere della Sera del 25 aprile) - puntualmente rinnovatasi in occasione dell’elezione del Capo dello Stato prima e della designazione del Presidente del Consiglio poi, che esprime, in realtà, ad un tempo l’ insuperato complesso di inferiorità politico-culturale del Pd nei confronti dei migliori esponenti di quella tradizione politica aggravato dalla propria consapevole incapacità di emanciparsi in un’autentica forza liberalsocialista .

Questa difficoltà spiega almeno in parte la ragione per cui la sinistra oggi è destinata a rimanere minoritaria con il concreto rischio di diventare un’appendice del grillismo in quanto, in questi anni, ha perseverato nell’alimentare quella cultura geneticamente antagonista ed oppositiva che costituisce la radice di ogni massimalismo inconcludente e determina, di conseguenza, le difficoltà a gestire una fase complessa come quella che ha originato il varo del Governo Letta.

Sotto questo profilo credo che pesi non poco, oggi, sull'incompiutezza del nostro sistema politico l'assenza di un partito solidamente riformista come fu il Psi. Un partito che, solo per fare un esempio, in un contesto politico molto diverso ma simile quanto a rigida contrapposizione tra blocchi politici, ebbe il coraggio e la lungimiranza politica di capire , inaugurando la stagione del centro sinistra, che la concreta emancipazione della classe lavoratrice e, con essa, della sinistra italiana in senso socialdemocratico imponeva l'apertura di una nuova fase politica caratterizzata dalla collaborazione – competizione con la Dc all'insegna delle riforme. Un'esperienza pagata a duro prezzo che ,non a caso, venne duramente osteggiata dal Pci che ne aveva colto, in caso di successo, la portata “esiziale” per i suoi destini.

Una stagione che vide anche allora Dc e Psi accusati, rispettivamente, da destra e da sinistra, di “tradimento” - oggi si direbbe “inciucio” - ma che non impedì a quei partiti di proseguire, sia pure tra alterne vicende e non poche difficoltà, la loro collaborazione in nome dell'interesse generale dell'Italia.

Questo per dire che certi passaggi politici delicati e difficili richiedono un partito ed un gruppo dirigente all'altezza in grado di spiegarli e farli digerire - purchè se ne sia convinti - al proprio elettorato come fece, ad esempio, l'allora Pci in occasione del compromesso storico.

Tornando all'oggi, se si vuole evitare di rincorrere in maniera sconsiderata e acritica tweet e social network, credo che la rifondazione del nostro sistema politico non può che ripartire dalla rivalutazione di quelle culture politiche la cui improvvida rimozione ha contribuito non poco a realizzare quel deserto ideale nel quale si è consumata la vicenda di un partito, il Pd, vittima dell’irrisolta contraddizione della sua identità nonché dello spregiudicato cinismo ed insopportabile leggerezza dell’essere di una classe dirigente venuta da lontano ma che non è andata lontano...

Certo si è che se, dopo vent’anni, l’epilogo del duello a sinistra doveva essere l’avvilente concentrato di insipienza politica cui ci è toccato di assistere in questi giorni, ebbene, a costo di essere tacciati di inguaribile passatismo viene voglia di dire : aridetece il PSI.

Scritto da Andrea Pinto
Pubblicato Lunedì 06 Maggio 2013, ore 8,43 su “Lo Spiffero”

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