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domenica 28 luglio 2013

ITALIA - Un paese alla deriva. Pompei senza speranza, anche Siani sospende lo show


L'attore organizza uno spettacolo di beneficienza nel sito archeologico. Troppi imbucati: sospeso!

Doveva essere una serata dalla forte impronta civile, invece si è risolta nel solito italico malcostume che sembra lasciare questo paese senza speranza. Brevemente la cronaca. L'attore napoletano Alessandro Siani decide di tenere una tappa del suo spettacolo dentro il sito archeologico di Pompei: una scelta di forte impatto con cui accendere una luce sullo stato di degrado in cui versa una delle meraviglie archeologiche d'Italia e devolvere ventimila euro per pagare gli stipendi arretrati. L'idea piace e nelle settimane passate viene parecchio reclamizzata. Arrivati all'appuntamento di venerdì sera succede però il patatrac. Nello spazio dello spettacolo ricavato tra l'Anfiteatro e la Palestra si accalca una grande folla: abusivi e imbucati si mescolano ai paganti, addirittura c'è chi stacca la numerazione sulle poltroncine in modo da potersi sedere "a sbafo" senza che i legittimi "titolari" possano accampare diritti. In breve tempo la situazione degenera, rissa e parapiglia, costringendo Siani ad uscire sul palco e sospendere lo spettacolo. Chi aveva acquistato regolare biglietto potrà avere indietro i soldi oppure assistere a dicembre ad un altro spettacolo che l'attore campano farà a Napoli. A sua volta lo stesso Siani verserà comunque, a titolo personale, i famosi ventimila euro promessi.

Se la vicenda "economica" si chiude con un pari e patta, resta tutto il danno di immagine, l'ennesimo, su un sito che sembra maledetto dalla propria bellezza & dannazione. Ma soprattutto resta il pessimo segnale, anche questo l'ennesimo, di una cittadinanza analfabeta di regole e coscienza civile. Non solo ci si imbuca a Pompei come fosse una sagra di paese, ma lo si fa nonostante fosse uno spettacolo di beneficienza. Vergogna! Più dei soldi, degli investimenti da fare, delle tasse da tagliare e delle infrastrutture che mancano, è questo il vero deficit-ritardo del nostro paese. Senza ridurre questo spread, ogni riforma sarà vana...
by LINKIESTA      

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