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venerdì 30 agosto 2013

SPAGNA - Chacon si dimette: lascia il parlamento spagnolo


L'ex ministro di Zapatero assicura: «Non abbandono la politica».

Un anno di pausare, un'esperienza all'estero, staccare la spina e lasciare il proprio Paese per tornare poi più forte ed energica di prima. Questa la decisione presa da Carme Chacon, ex ministro di Zapatero e deputata spagnola che il 29 agosto ha rassegnato le dimissioni.
La prima tappa sono gli Stati Uniti, e una cattedra da insegnante, ma nell'immediato futuro, per lei, c'è la leadership del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) e, magari, la guida del Paese nel 2015, al termine del mandato di Mariano Rajoy.
LAUREATA IN DIRITTO. Chacon ha 42 anni, un bambino di quattro, un marito giornalista ed ex segretario (Miguel Barroso) e una laurea in diritto all'università di Barcellona.
All'inizio dell'estate le è stata offerta la cattedra di Sistemi politici comparati all'università di Miami Dade, e lei ha accettato.
La notte tra il 28 e il 29 ha avvisato il segretario del partito, Alfredo Perez Rubalcaba, della sua decisione, la mattina ha presentato le dimissioni dal Congresso, «ma non dalla politica».
Il suo è «un progetto di rinnovamento generazionale e politico che non riguarda solo il socialismo spagnolo, ma coinvolge il sistema generale dei partiti e le stesse istituzioni».
«NON FUGGO DALLE TENSIONI INTERNE». Un anno a Miami «non significa fuggire» da tensioni e lotte interne che divorano il maggior partito di opposizione, in calo nei consensi e sempre dietro al Partido popular di Rajoy, nonostante quest'ultimo sia al centro di scandali e inchieste su presunte tangenti e fondi neri.
Carme Chacon ha le idee chiare sin da quando, appena 30enne, fu eletta deputato regionale della Catalogna. La sua fu poi un'ascesa che la portò nel 2008, a essere ministro della Casa e della Difesa nel governo di Zapatero, la prima donna a occupare una posizione così importante nella storia spagnola.
A renderla celebre in tutto il mondo fu la sua decisione di scegliere per la sua prima visita ufficiale il contingente spagnolo in Afghanistan, quando era incinta di sei mesi.
SCONFITTA NEL 2012 DA RUBALCABA. Esile, capelli lisci biondi, sembra una scolaretta, ma ha un carattere e una tenacia molto forti. Nel 2012 sfidò Rubalcaba alla guida del Psoe: fu sconfitta per appena 22 voti. Tornò modestamente tra i ranghi, lasciando che il suo antagonista guidasse l'opposizione ai centristi di Rajoy.
I risultati, a giudicare dalle previsioni di voto, sono scoraggianti. Se si andasse alle urne oggi, sarebbe una sonora sconfitta. Nel partito gode di un largo consenso e di stima, tanto che fonti del Psoe, prim'ancora che lei chiarisse di non voler abbandonare la politica, si erano affrettate a puntualizzare che «la decisione della Chacon di accettare questa opportunità professionale non pregiudica una sua candidatura alle future primarie per la guida del partito».
La sua lontananza forse potrebbe pesare sul Psoe più della sua presenza; un anno passa in fretta e lei intende occuparlo «a sviluppare un progetto di sinergie e collaborazioni utili allo sviluppo dei rapporti con la Spagna».

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