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domenica 22 settembre 2013

DIRITTI DELL'UOMO - Blasfemia: ricondannato il pianista turco Fazil Say


Ateo e di sinistra, aveva ironizzato sull'Islam via Twitter: 10 mesi.

Il pianista turco di fama mondiale Fazil Say, 43 anni, è stato nuovamente condannato a 10 mesi di carcere da un tribunale di Istanbul per blasfemia. Incriminati, ha riferito Zaman online, alcuni tweet ironici, ma non offensivi, sull'Islam. Say era già stato giudicato colpevole per lo stesso motivo nel maggio del 2013, ma la sentenza era stata annullata.
TWEET SU UN MUEZZIN. Say è finito di nuovo nei guai per 'insulti ai valori religiosi', in base all'articolo 216 del codice penale turco: aveva fra l'altro ironizzato sulla chiamata sbrigativa alla preghiera di un muezzin di una moschea di Istanbul: «22 secondi: come mai tutta questa fretta? Un'amante? Il Raki (l'alcol all'anice turco, ndr)?».
E sul paradiso islamico, citando il grande poeta persiano del XII secolo Omar Khayyam: «Tu dici che fiumi di vino scorrono in paradiso: per te è un'osteria celeste? E che due vergini vi attendono ogni credente, vuoi dire che il paradiso è un bordello celeste?».
UN ARTICOLO PENALE CONTROVERSO. L'articolo 216 del codice penale, cambiato dal governo islamico di Recep Tayyip Erdogan, nel 2005, dichiara che «va punito chi provoca incitazione all'odio o all'ostitilità contro stato e religione».
Il problema principale, secondo Amnesty international, è un'accezione vaga che rende il testo incompatibile con le norme internazionali con i diritti umani. In pratica la norma è stata utilizzata per colpire le critiche alle convinzioni predominanti e alle strutture di potere e non per perseguire l'incitamento alla violenza e all'odio verso le minoranze. Per lo stesso articolo e per un altro - il 301, che reprime le offere alla 'Nazione turca' - era già stato condannato nel 2006 lo scrittore premio nobel Orhan Pamuk per quanto scritto sul genocidio degli armeni.
PENA SOSPESA CON UNA BUONA CONDOTTA. Questa volta tre attivisti islamici lo avevano denunciato e Say era stato incriminato dalla procura di Istanbul.
La XIX corte di Istanbul ha però disposto una sospensione dell'esecuzione della pena: se per due anni Say non subirà altre condanne, ha precisato Hurriyet online, non dovrà andare in carcere.
È CONSIDERATO IL 'MOZART TURCO'. Il musicista, 43 anni, ateo dichiarato e di sinistra, noto oppositore del governo del premier islamico Erdogan, è uno degli artisti turchi più noti. In Germania il pianista e compositore è considerato il 'Mozart turco'. Molti artisti e intellettuali turchi si sono schierati al suo fianco.
«ERDOGAN SFRUTTA LA RELIGIONE PER IL SUO POTERE». In un messaggio inviato dopo la prima condanna alla Federazione internazionale dei Diritti umani (Fidh), Say aveva affermato che la libertà di espressione è sempre di più a rischio in Turchia e che il Paese vive «un periodo difficile perché coloro che cercano di consolidare il loro potere sfruttando la religione opprimono la gente».

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