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martedì 17 settembre 2013

ITALIA - Legge sull'omofobia, Pdl e Pd spaccati


Lite in Aula sulla tutela dei transgender.

Martedì, 17 Settembre 2013 - La fine delle larghe intese fra Pdl e Pd sembra sempre più vicina. Non solo per la vicenda della possibile decadenza di Silvio Berlusconi, ma anche per altri provvedimenti su cui i due partiti sono molti distanti.
È il caso della legge sull'omofobia, arrivata il 17 settembre all'esame dell'Aula di Montecitorio. Complici le fibrillazioni sul caso-Berlusconi, Pd e Pdl si sono spaccati al momento di decidere i contenuti della nuova legge, mandando in frantumi i vincoli di maggioranza.
ASSE PD-SEL-M5S. Il comitato ristretto chiamato a preparare il testo per l'Aula è stato il teatro dove sono esplose le divisioni più vistose. Pd e Pdl si sono trovati su fronti opposti quando si è trattato di decidere sull'aggravante di omofobia e sulla tutela di transessuali e transgender. C'è stata la saldatura di un asse tra Pd, Sel e Movimento 5 stelle, compatti nel votare a favore delle regole contestate dal Pdl.
ESTESE LE NORME AI TRANSGENDER. La riunione del comitato ha visto momenti di confusione quando è stato approvato l'emendamento del M5s che estendeva le norme contro la discriminazione ai transessuali e transgender. I rappresentanti del Pdl hanno fatto fuoco e fiamme sostenendo che il 'blitz' della sinistra faceva saltare tutti gli accordi. Nel caos che è seguito, la presidente della commissione Giustizia Donatella Ferranti ha revocato la votazione rinviando il contenzioso all'aula, dove subito dopo la legge ha cominciato il suo faticoso cammino.
CIRCA 40 EMENDAMENTI. La Lega Nord ha tentato di far saltare tutto chiedendo il voto segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità. Sperava che, protetti dall'anonimato, i deputati affossassero un disegno di legge giudicato troppo sbilanciato e pericoloso. Tentativo andato a vuoto: nonostante il voto segreto, le pregiudiziali sono state respinte da un'ampia maggioranza (405 sì, 100 no). La discussione è destinata a proseguire con circa 40 emendamenti da esaminare e votare. Non sono molti: ma tutto dipende dalla capacità di Pd e Pdl di riannodare l'intesa dopo questo primo scontro.

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