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martedì 17 settembre 2013

L'ESCAMOTAGE - Immunità, Berlusconi ci prova con una candidatura in Estonia


L'idea è di presentarsi in un Paese dove non vige la legge Severino.

Silvio Berlusconi potrebbe candidarsi alle prossime elezioni europee in Estonia: sarebbe questa, secondo il quotidiano Il Messaggero, l'ultima idea partorita dai seguaci del Cavaliere per salvarlo.
Se lo stratagemma funzionasse e Berlusconi fosse eletto, sarebbe coperto dall'immunità garantita ai parlamentari europei.
«IMPOSSIBILE!». «NO, POSSIBILE». Un cronista del giornale romano ha intercettato una conversazione nei corridoi della Camera tra l'onorevole Nello Formisano di Centro democratico e un esponente delle colombe del Popolo della libertà, nella quale i due discutevano di questa possibilità.
«E se Silvio Berlusconi, pur decaduto da senatore, si candidasse in Europa?», avrebbe buttato lì il pidiellino. «In Europa? Impossibile! Il Cavaliere è incandidabile», sarebbe stata la risposta di uno stupefatto Formisano, alla quale il berlusconiano avrebbe replicato: «No, non alle Europee dalle liste formate in Italia, ma in un altro degli altri 27 Paesi europei dove la legge Severino non ha alcun valore giuridico».
IL PRECEDENTE DI GIULIETTO CHIESA. L'ipotesi è solo apparentemente paradossale. C'è infatti il precedente di Giulietto Chiesa, candidato alle europee del 2009 con la lista Per i diritti umani in una Lettonia unita, formazione che rappresenta la minoranza russa lettone.
PERCHÉ CANDIDARSI IN ESTONIA. Ma per quale motivo Berlusconi dovrebbe presentarsi proprio in Estonia? La ragione è semplicissima: Tallinn, capitale della repubblica baltica, è la sede principale delle operazioni dell'immobiliarista Ernesto Preatoni, titolare del gruppo Domina, che vanta grossi insediamenti turistici in Italia come in Egitto.
Preatoni, soprannominato il Gianni Agnelli estone, è un grande amico del Cavaliere, e potrebbe facilmente garantirgli i voti necessari per essere eletto.

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