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giovedì 20 febbraio 2014

UCRAINA - Amnesty "costernata": uccisi anche medici e giornalisti


Crescenti prove di vigilantes collusi con la polizia

Kiev,  20 feb. - Amnesty International si e' detta profondamente costernata per le notizie di manifestanti uccisi a colpi di arma da fuoco durante gli scontri in corso a Kiev. Lo ha scritto oggi l'Ong per la difesa dei diritti umani in un comunicato, in cui spiega che la risposta a queste uccisioni, che stanno contribuendo al rapido aumento del numero dei morti nella capitale ucraina, dev'essere l'immediata consegna dei responsabili alla giustizia.

Secondo il ministro dell'Interno, nelle ultime 48 ore sono almeno 35 le persone uccise nel centro della capitale, in particolare nella zona di piazza Indipendenza. Atti di violenza vengono commessi da alcuni gruppi di manifestanti - sempre secondo il ministro dell'Interno sono stati uccisi anche 20 agenti di polizia - cosi' come dalle forze di sicurezza.

Vi sono crescenti prove sulla presenza, in varie citta' dell'Ucraina, di gruppi di vigilantes collusi con la polizia, i quali potrebbero essere responsabili di alcune delle uccisioni. Diversi manifestanti, medici e giornalisti che indubbiamente non ponevano alcuna minaccia nei confronti delle forze antisommossa, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco da distanza ravvicinata

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