In
questa scheda facciamo una carrellata sulle peculiarità degli stati dell’
Uninone Europea in materia di religione e laicità
AUSTRIA
Ventidue
culti sono riconosciuti dalla legge, accedendo così a vantaggi di tipo fiscale:
essi riscuotono delle imposte direttamente dai loro fedeli. I rapporti con la
Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato del 1933, più volte
aggiornato. Le tasse ecclesiastiche gravano soltanto sugli appartenenti alle
confessioni religiose più importanti, nella misura di circa l'1-2% del reddito:
chi recede dalle comunità di fede "sbattezzandosi" non è soggetto ad
alcuna imposta. Le coppie di fatto sono riconosciute dalla legge, così come
l'accesso all'adozione per le coppie gay. La fecondazione eterologa è invece
vietata. Una sentenza della Corte costituzionale del 2012 ha sancito la
legalità dei crocifissi nelle aule.
BELGIO
Sei
culti sono riconosciuti per legge: fruiscono dell’esenzione dall’imposta sugli
immobili, e i loro ministri sono stipendiati dallo Stato. Le associazioni
umanistiche, ai sensi dell’articolo 181 della Costituzione sono equiparate alle
religioni, per cui ricevono fondi per assicurare il servizio di assistenza
morale negli ospedali e nelle strutture obbliganti e l'insegnamento dell'etica
laica nelle scuole. L’ora di religione e l’ora di etica sono alternative ed
entrambe non obbligatorie. L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre quello
religioso è privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente successivo
a quello civile. Per tutta la popolazione il giorno di riposo settimanale è la
domenica, senza alcuna eccezione. Il 16 maggio 2002 è stata approvata una nuova
legge che legalizza l’eutanasia. Il 31 gennaio 2003 è stata approvata una legge
che autorizza il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il 24 aprile 2006 è
stata approvata una legge che permette alle coppie omosessuali di adottare
bambini. Dal 2011 è in vigore una legge che proibisce di indossare in pubblico
il burqa.
BULGARIA
La
Costituzione individua la Chiesa ortodossa nazionale quale religione
“tradizionale” del paese, tanto che è l’unica confessione religiosa a non avere
l’obbligo di doversi registrare in tribunale: la legge del 2003 è stata
criticata dal Consiglio d’Europa in quanto limitativa del pluralismo religioso.
Le confessioni registrate ricevono fondi dallo Stato. Nelle scuole è possibile
seguire un insegnamento facoltativo di cristianesimo e islam. Non vi è alcun
riconoscimento delle coppie di fatto, sia etero- che omosessuali.
CIPRO
La
Costituzione accorda alla Chiesa greco-ortodossa nazionale il privilegio di
autogovernarsi. Tale Chiesa è anche l’unica esentata dal pagamento di imposte
sulle attività non esclusivamente commerciali. Analoghi privilegi sono concessi
all’islam nella parte turca dell’isola, che tuttavia non è sotto il diretto
controllo del governo. Nella Costituzione sono inoltre riconosciute tre
ulteriori minoranze: cattolici maroniti, ortodossi armeni e cattolici romani.
Anch’esse godono di esenzioni dalle imposte. Gli altri gruppi religiosi sono
considerati come associazioni non-profit. Una direttiva del governo autorizza
esplicitamente l’abbigliamento religiosamente connotato nelle scuole da parte
degli studenti. Non vi è alcun riconoscimento delle coppie di fatto, sia etero-
che omosessuali.
CROAZIA
La
Chiesa cattolica dispone di contributi statali e di altri privilegi, garantiti
dal Concordato del 1996. Vi sono inoltre altri analoghi accordi stipulati con
quindici confessioni di minoranza. Queste sedici comunità hanno il diritto di
celebrare matrimoni con valore civili, di insegnare nelle scuole e di avere
cappellani militari. La Chiesa cattolica dispone inoltre di importanti benefici,
tra i quali un accesso privilegiato ai mezzi di informazione pubblici e la
presenza del crocifisso negli edifici pubblici. Le coppie di fatto, anche
omosessuali, dal 2003 hanno un riconoscimento legale di “coabitazione non
registrata”. Nel 2012 è stata approvata una legge sulla fecondazione
artificiale di stampo liberale.
DANIMARCA
Il
Sovrano deve costituzionalmente far parte della Chiesa Nazionale danese
(luterana). Il clero luterano è stipendiato per il 40% dallo stato, che si
sobbarca anche i costi di formazione. Vi è un’imposta ecclesiastica a carico
dei soli fedeli luterani a beneficio della stessa Chiesa, che gode anche
dell’esenzione dall’imposta sugli immobili. L’ora di religione nelle scuole è
anch’essa impartita dai ministri della Chiesa Nazionale: si può esserne
dispensati qualora i genitori garantiscano un loro personale impegno pedagogico
alternativo. L’insegnamento è neutro dal punto di vista confessionale.
L’emittente pubblica radiofonica trasmette giornalmente la funzione che si
svolge nella principale cattedrale del paese. Il matrimonio omosessuale è
riconosciuto, e può essere celebrato anche nelle chiese luterane. Le coppie gay
e lesbiche possono adottare, single e lesbiche possono altresì ricorrere
all'inseminazione artificiale. Le direttive anticipate di fine vita hanno
valore legale.
ESTONIA
Non
esiste una religione di Stato, ma la Chiesa evangelica gode di un trattamento
preferenziale: con la Santa Sede esiste una convenzione bilaterale. Ogni
confessione religiosa deve essere registrata in tribunale. Nelle scuole è un
impartito un generico insegnamento religioso di taglio ecumenico, se richiesto
da almeno quindici studenti. Non vi è alcun riconoscimento delle coppie di
fatto, sia etero- che omosessuali. Le Chiese godono di esenzioni dalle tasse: i
matrimoni celebrati dai loro ministri autorizzati a farlo hanno valore civile.
FINLANDIA
La
carica di presidente della Repubblica non prevede la necessità di appartenenza
a una religione. Alla Chiesa finlandese (luterana) si affianca, quasi con gli
stessi diritti, la chiesa ortodossa: le altre confessioni sono considerate
semplici associazioni private. Nelle scuole è previsto un insegnamento di etica
alternativo a quello della religione. Ogni fedele è tassato in base
all'appartenenza religiosa: "sbattezzandosi" (è possibile farlo anche
online) si finisce quindi per non pagare alcuna imposta. I ministri di culto
sono pagati dalle comunità religiose, i vescovi (sia gli stipendi che le
pensioni) dallo Stato. Alla fecondazione eterologa possono accedere anche donne
single e lesbiche. Le unioni civili, anche omosessuali, sono riconosciute dalla
legge.
FRANCIA
È la
nazione dove, storicamente, la netta separazione tra Stato e Chiesa ha
rappresentato un esempio anche per altre nazioni. La Costituzione prevede
espressamente la forma laica dello Stato: negli edifici pubblici è possibile
indossare simboli religiosi (crocifissi o hijiab)
soltanto se non assumono un carattere rivendicativo, mentre è vietata
espressamente (articolo 28) l’esposizione di simboli o emblemi religiosi su
monumenti e in spazi pubblici, ad eccezione di luoghi di culto, cimiteri,
musei, ecc. Non esiste alcun finanziamento per nessuna chiesa, né insegnamento
religioso scolastico. Gli edifici di culto cattolici sono di proprietà dello
Stato, che provvede alla loro manutenzione: il Code général des impôts
prevede l’esonero della tassa fondiaria per i luoghi di culto, a beneficio
delle associazioni cultuali. L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre
quello religioso è privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente
successivo a quello civile: il sacerdote che celebra il rito precedentemente è
punibile. Per tutta la popolazione il giorno di riposo settimanale è la
domenica, senza alcuna eccezione. Le scuole private possono stipulare accordi
con la pubblica amministrazione, ricevendone finanziamenti ma accettando di
sottoporsi a specifiche forme di controllo. Il 13 ottobre 1999 il Parlamento
francese ha approvato il Pacs (patto civile di solidarietà) che riconosce
e regola le coppie di fatto (sia eterosessuali che omosessuali), a cui si è
aggiunto il 23 aprile 2013 il matrimonio tra le coppie dello stesso sesso.
Dall'aprile 2011 è inoltre in vigore il divieto di indossare in pubblico il
burqa. Nella regione dell'Alsazia-Mosella è tuttavia ancora in vigore un
concordato del 1801, in quanto al momento dell'introduzione della legge sulla
laicità del 1905 quele terre appartenevano alla Germania.
GERMANIA
I
diritti dei gruppi atei sono riconosciuti direttamente dalla Costituzione
(articolo 137: «alle associazioni religiose vengono equiparate quelle
associazioni che perseguono il fine di coltivare in comune un’ideologia
filosofica»). Le Chiese, invece, possono imporre ai propri fedeli un
tributo obbligatorio (anche del 9% dell’imposta), alla cui riscossione provvede
lo Stato. L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre quello religioso è
privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente successivo a quello
civile: il sacerdote che celebra il rito precedentemente è punibile. I rapporti
con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato, ma anche la Chiesa
luterana dispone di uno status speciale garantito dalla Costituzione. Il 17
luglio 2002 una sentenza emessa dalla Corte costituzionale federale di
Karlsruhe ha sancito la costituzionalità della Legge sull’Unione per la Vita,
regolamentante anche le unioni gay che, una volta registrate davanti ad un
ufficiale civile, godranno di diritti e doveri identici alle coppie
eterosessuali. La presenza di simboli religiosi negli edifici pubblici è
disciplinata a livello di singolo land:
in Baviera è subordinata al consenso degli studenti (o di chi ne fa le veci).
Il suicidio assistito non è reato.
GRECIA
Il
Presidente delle Repubblica deve giurare in nome della Santissima Trinità, invocata
nel preambolo della Costituzione, che statuisce anche la «predominanza» della
Chiesa ortodossa. Non è possibile aprire edifici di culto alle religioni
diverse da quella ortodossa senza il preventivo consenso di quest’ultima, né
fare proselitismo. L’insegnamento religioso nelle scuole è limitato alle
elementari e di competenza della gerarchia ortodossa. In tema di finanziamento
statale, tutto il clero ortodosso è stipendiato dallo Stato che gestisce anche
gli edifici di culto, trattenendosi però il 35 per cento degli introiti delle
parrocchie. La decisione del governo di far scomparire l’indicazione della fede
sulle carta d’identità ha provocato la reazione della Chiesa nazionale. Il
vilipendio del sentimento religioso della popolazione è sancito dal codice
penale, tanto che si è proceduto anche ad arresti nei confronti di artisti e
cittadini ritenuti "blasfemi". La Corte Europea dei diritti dell'Uomo
ha inoltre più volte sanzionato lo Stato greco perché nei processi il
giuramento viene espresso sul Vangelo.
IRLANDA
Nel
preambolo della Costituzione si specifica che il testo è emanato nel nome della
Santissima Trinità. Il giuramento che deve prestare il Presidente impedisce a
un ateo o a un agnostico di accedere alla carica. Lo Stato non finanzia la
Chiesa cattolica, tuttavia assicura l’esenzione delle imposte sugli
immobili. L’insegnamento confessionale è garantito durante l’orario delle
lezioni scolastiche. Le unioni di fatto, anche omosessuali, sono riconosciute
dalla legge. L’interruzione di gravidanza è ancora vietata, tranne quando è in
pericolo la vita della madre. Non esiste alcun concordato con la Santa Sede.
ITALIA
I
rapporti con la Chiesa cattolica sono regolati da un Concordato del 1929,
modificato nel 1984 e menzionato all’interno della Costituzione. Le altre
confessioni religiose (ma non atei e agnostici) possono chiedere un’Intesa con
lo Stato: undici di esse l’hanno ottenuta, ma non musulmani e testimoni di
Geova, due minoranze assai numerose. Chiesa e confessioni sottoscrittrici di
Intesa possono accedere a una parte del gettito fiscale, l’8 per mille delle
imposte sul reddito. La Chiesa cattolica dispone di cappellani nelle strutture
obbliganti e di insegnanti di religione nelle scuole pubbliche, scelti dai
vescovi ma pagati dai contribuenti. Una sentenza della Corte Europea di
Strasburgo ha sancito la legittimità della presenza del crocifisso nelle
scuole, più controversa è la presenza nei seggi elettorali. L’aborto è
legalizzato, ma è spesso difficile accedervi a causa delle dimensioni del
fenomeno dell’obiezione di coscienza. L’eutanasia è vietata, il testamento
biologico è riconosciuto dalla giurisprudenza. L’accesso fecondazione
artificiale è pesantemente limitato dalla legge. Non esiste alcun
riconoscimento per le coppie di fatto. Il divorzio è consentito, i tempi per
ottenerlo sono tuttavia lunghi. Il vilipendio è considerato un reato.
LETTONIA
La
legge assegna a otto confessioni religiose diritti e privilegi particolari, tra
cui la possibilità di insegnare nelle scuole (la frequenza è facoltativa). Tali
confessioni fanno parte di un Consiglio ecclesiastico presieduto dal primo
ministro. I rapporti con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un accordo
siglato nel 2002. La “blasfemia” è sanzionata penalmente. Non vi è alcun
riconoscimento delle coppie di fatto, sia etero che omosessuali.
LITUANIA
La
legge assegna privilegi a nove confessioni religiose, come per esempio la
possibilità di ricevere fondi pubblici, di insegnare nelle scuole e di
celebrare matrimoni religiosi con valore civile. Le scuole private cattoliche
ricevono inoltre sussidi aggiuntivi. L’offesa alla religione è perseguita
penalmente. Non vi è alcun riconoscimento delle coppie di fatto, sia etero che
omosessuali. Una legge del 2005 consente agli atei di giurare in tribunale
senza far riferimento a Dio. Nel 2009 è stata approvata una legge omofobica.
LUSSEMBURGO
Vi
sono tre culti riconosciuti, i cui ministri sono stipendiati dallo Stato: con
la Chiesa cattolica resta in vigore il concordato napoleonico del 1801. Nelle
scuole pubbliche vi sono, in alternativa, lezioni di etica oppure di religione
(cattolica). L’unico matrimonio ammesso è quello civile, mentre quello
religioso è privo di qualunque efficacia legale ed obbligatoriamente successivo
a quello civile. Le unioni di fatto, anche omosessuali, sono riconosciute dalla
legge. L'eutanasia è legale. Nel 2012 la legge sull'aborto è stata resa meno
restrittiva.
MALTA
La
Costituzione definisce il cattolicesimo “religione di Stato”. L’offesa alla
religione cattolica è punita da uno a sei mesi, quella a religioni di minoranza
da uno a tre mesi: i casi assommano ogni anno a diverse decine. L’insegnamento
cattolico nelle scuole (con insegnanti scelti dai vescovi, ma pagati dallo
Stato) è obbligatorio, ma è possibile chiedere di esserne esentati in casi
particolari. Le scuole private cattoliche sono interamente finanziate dallo
Stato, come previsto dal Concordato del 1993. Il divorzio è legale soltanto dal
2011, grazie alla vittoria in un referendum popolare. Malta è l’unico paese
dell’Unione Europea in cui l’aborto è vietato in qualunque circostanza. Non vi
è alcun riconoscimento delle coppie di fatto, sia etero che omosessuali.
PAESI
BASSI
Lo
Stato non finanzia alcuna chiesa: vantaggi fiscali sono previsti solo per
associazioni religiose, la sola forma di finanziamento è lo stipendio, totale o
parziale dei cappellani. La nuova Costituzione del 1983 equipara le convinzioni
religiose e quelle non religiose. La possibilità di obiettare al riposo
domenicale è estesa a tutti i cittadini. L’unico matrimonio ammesso è quello
civile, mentre quello religioso è privo di qualunque efficacia legale ed
obbligatoriamente successivo a quello civile. I consiglieri della Lega Umanista
possono prestare assistenza nelle strutture obbliganti. Le coppie gay, già
riconosciute attraverso una «registrazione di partnership» con valore legale,
con un provvedimento del dicembre 2000 possono sposarsi. Anche l'eutanasia è
legale. Dal novembre 2012 la blasfemia non è più sanzionata.
POLONIA
Vi
sono quindici confessioni religiose riconosciute, che hanno il privilegio di
celebrare matrimoni dal valore civile. I rapporti con la Chiesa cattolica sono
regolati da un concordato stipulato nel 1993, che stabilisce il diritto di
insegnare cattolicesimo nelle scuole pubbliche: un insegnamento alternativo è
possibile solo laddove richiesto da almeno sette studenti. La Chiesa vanta
inoltre l’esenzione dalle tasse sul suo ingente patrimonio immobiliare e
l’esposizione del proprio simbolo negli edifici pubblici. L’offesa al
sentimento religioso è penalmente perseguito e può portare a condanne fino a
due anni. L’accesso all’interruzione di gravidanza è ristretto ad alcuni casi
specifici ed è ulteriormente limitato nell’applicazione pratica, tanto che lo
Stato ha subito diverse condanne dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Non
vi è alcun riconoscimento delle coppie di fatto, sia etero- che omosessuali.
PORTOGALLO
I
rapporti con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato firmato nel
1940 con il regime dittatoriale, e rinnovato nel 2004. L'accordo non è
tuttavia menzionato all’interno della Costituzione. Lo Stato non finanzia
alcuna chiesa, tuttavia ggarantisce l’esenzione delle imposte sugli immobili.
L’aborto era punito con la detenzione fino al 2007, quando un referendum
si concluse con una sconfitta delle forze clericali, e una legge depenalizzante
fu approvata ad aprile. Nelle scuole è insegnata la religione cattolica,
con insegnanti scelti dai vescovi ma pagati dallo Stato. I matrimoni
omosessuali sono riconosciuti dalla legge.
REGNO
UNITO
La
Chiesa ufficiale è quella anglicana in Inghilterra, quella presbiteriana in
Scozia: il sovrano è a capo della prima ma è anche formalmente membro della
seconda. Nelle scuole vi è un insegnamento religioso genericamente cristiano,
con modalità concordate localmente: è permesso non avvalersene. Lo Stato non
finanzia alcuna chiesa, tuttavia garantisce l’esenzione delle imposte sugli
immobili. La bestemmia è punita solo nei confronti della religione cristiana. È
possibile astenersi dal lavoro nel giorno statuito dalla propria religione se
non provoca conflitti e/o obblighi da parte degli altri colleghi. Ai fedeli
sikh sono state concesse delle specifiche deroghe per utilizzare il turbante in
luogo del casco e degli elmetti protettivi. Dal dicembre 2005 le coppie gay
possono unirsi civilmente con un contratto del tutto simile a quello previsto
per il matrimonio delle coppie eterosessuali. Alle coppie gay è stata anche
estesa la possibilità di adottare bambini. In Scozia l'associazione umanista
può celebrare matrimoni con valore civile.
REPUBBLICA
CECA
I
ministro di culto delle confessioni religiose riconosciute (che godono di
contributi pubblici ed esenzioni fiscali) possono celebrare matrimoni e fungere
da cappellani nelle prigioni e nell’esercito. L’offesa alla religione è
sanzionata dalla legge. Un concordato siglato del 2002 è stato respinto dal
parlamento. Le unioni di fatto sono riconosciute dal 2005. Nel 2012 il governo
ha dato il suo consenso all’elargizione di risarcimenti alle chiese per le
confische subite durante il regime comunista, ma il provvedimento – avversato
dalla maggioranza della popolazione – non è a sua volta ancora stato ratificato
dal parlamento.
ROMANIA
La
legge del 2006 sancisce che lo Stato è neutrale sia nei confronti della fede,
sia nei confronti dell’ateismo. Esistono diciotto gruppi religiosi riconosciuti
dalla legge, che ricevono contributi pubblici in base alla loro dimensione ,
con i quali vengono pagati anche i ministri di culto. Possono inoltre
assicurare assistenza religiosa nell’esercito e insegnare la loro religione
nelle scuole pubbliche, laddove vi sia un sufficiente numero di studenti che lo
richiede: poiché la Chiesa ortodossa nazionale è largamente maggioritaria,
assai diffuso è, in tale ambito, l’insegnamento delle teorie creazioniste. Non
esistono cimiteri pubblici, ma soltanto cimiteri privati di proprietà di specifici
gruppi religiosi. Non vi è alcun riconoscimento delle coppie di fatto, sia
etero- che omosessuali.
SLOVACCHIA
Vi
sono diciotto comunità religiose riconosciute dalla legge. Un concordato del
2001 garantisce alla Chiesa cattolica contributi e privilegi particolari, tra i
quali la presenza di cappellani nell’esercito e l’ora di religione. Un
insegnamento alternativo di “etica” è assicurato laddove richiesto da un numero
minimo di studenti. Non vi è alcun riconoscimento delle coppie di fatto, sia
etero- che omosessuali. Nel 2012 è stato deciso che le monete in euro emesse
dalla banca nazionale rappresentino santi e simboli religiosi.
SLOVENIA
L’articolo
7 della Costituzione garantisce la separazione tra Stato e religione,
l’articolo 41 la libertà religiosa così come quella di coscienza dei non
credenti. Non è possibile insegnare religione o celebrare atti di culto nelle
scuole pubbliche, quelle private sono tuttavia finanziate dallo Stato. Le
unioni civili sono riconosciute dal 2005.
SPAGNA
I
rapporti con la Chiesa cattolica sono disciplinati da un Concordato firmato nel
1976. Analogamente all’Italia, è possibile devolvere alle Chiese una parte del
gettito fiscale: un accordo del settembre 2006 ha portato tale prelievo al
7 per mille; tuttavia, solo chi indica espressamente di voler devolvere una
parte del gettito alla Chiesa viene effettivamente tassato. La Chiesa paga
inoltre l’Iva sulle transazioni immobiliari. Il matrimonio può essere
dichiarato nullo anche dalla Chiesa cattolica con effetti civili.
L’insegnamento della religione è facoltativo ed esercitato da professori
selezionati dalla struttura ecclesiastica. Dal luglio 2005 il matrimonio gay è
legge. Nel 2010 è stata approvata una nuova legge sull'aborto, meno
restrittiva. Nel 2008 un tribunale di Valladolid ha ordinato di togliere i
crocifissi dalle aule scolastiche.
SVEZIA
Dopo
quasi cinque secoli in cui la chiesa luterana è stata un organo del governo,
il primo gennaio 2000 si è passati a un regime di separazione.
Conseguentemente i suoi vescovi non sono più scelti dal governo, benché
continui ad avere un trattamento finanziario privilegiato. Il sovrano deve
professare la religione nazionale. Dal 1995 le coppie gay sono
riconosciute attraverso una «registrazione di partnership» con valore
legale: dall'ottobre 2003 possono anche adottare e dal 2008 accedono anche
al matrimonio. L'eutanasia non è penalmente sanzionata.
UNGHERIA
I
rapporti con la maggioritaria Chiesa cattolica sono regolati da quattro accordi
siglati a partire degli anni Novanta (l'ultimo nel 2013), che le garantiscono
cospicui contributi economici. La nuova Costituzione del 2011 cita
esplicitamente Dio e la religione e incorpora alcune dottrine cattoliche, tra
le quali il concetto della protezione del feto dal concepimento. Dal 2012, per
essere riconosciute, le comunità religiose devono avere l’approvazione del
parlamento (previsione che è stata sanzionata dalla Corte Europea dei diritti
dell'uomo nel 2014): in tal modo possono chiedere di ricevere l’1% delle tasse
dei propri fedeli nonché ricevere fondi pubblici. L’insegnamento religioso è
divenuto obbligatorio, ma è possibile scegliere l’alternativa “etica”.
Cattolici, luterani, riformati ed ebrei possono altresì prestare servizio come
cappellani nell’esercito. Le unioni di fatto, anche omosessuali, sono
riconosciute dal 2008, ma i diritti delle coppie senza figli sono stati
limitati nel 2013.
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