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giovedì 24 aprile 2014

INGHILTERRA - Blair contro l'integralismo islamico: «L'Occidente deve combatterlo»


L'ex premier britannico invita a prendere posizione in Medio Oriente. E suscita nuove polemiche.

23 Aprile 2014 - L'ex premier britannico Tony Blair vuole mettere in guardia l'Occidente dai rischi di una politica troppo poco determinata contro l'estremismo islamico.
Una politica che, a suo parere, sarebbe addirittura «riluttante» a riconoscere l'importanza cruciale delle sfide in gioco in quella parte del mondo.
Il nemico, per l'attuale inviato di pace in Medio Oriente su mandato dell'Onu, ha un nome: integralismo. Su di esso deve essere sempre acceso un faro e stare «in cima alle priorità» dell'agenda occidentale.
BLAIR CRITICATO IN PASSATO. I contenuti del discorso che l'ex leader new labour ha in programma di tenere a Londra sono stati anticipati dal quotidiano inglese The Guardian, e stanno facendo già discutere.
Blair infatti aveva già suscitato aspre polemiche schierandosi a favore del golpe militare egiziano che ha rovesciato il governo dei Fratelli Musulmani democraticamente eletto. E proprio la scelta inglese di intervenire con le armi in Iraq nel 2003 è stata spesso citata come uno dei motivi per i quali l'Occidente oggi si rifiuta di entrare esplicitamente nel conflitto siriano in corso da tre anni.
LA LOTTA TRA ESTREMISMO E LIBERTÀ. Ma Blair non molla: «La minaccia dell'Islam radicale non è in diminuzione. Sta crescendo. Si sta diffondendo in tutto il mondo. Sta destabilizzando intere comunità e intere nazioni. Sta minando le possibilità di coesistenza pacifica in un'epoca di globalizzazione». E di fronte a questa minaccia, «noi sembriamo stranamente riluttanti a riconoscerla e impotenti a contrastarla in modo efficace».
In tutto il Medio Oriente, secondo Tony Blair, si starebbe combattendo una lotta fra società pluralistiche ed economie aperte da una parte ed estremisti islamici dall'altra.
Gruppi di potere che vogliono imporre un'ideologia nata dalla convinzione che ci sia un'unica religione depositaria della verità e intenzionati a uniformare in modo integrale la società e l'economia alla loro visione del mondo.
«L'OCCIDENTE PRENDA POSIZIONE». Ciò che secondo l'ex premier britannico è assolutamente necessario «prendere posizione. Dobbiamo smettere di trattare ciascun Paese sulla base di ciò che sembra più conveniente per noi. Dobbiamo avere un approccio coerente con l'intera Regione e vederla nel suo complesso. E, soprattutto, dobbiamo impegnarci».
Quale forma debba prendere questo impegno non è specificato, ma sembra deducibile. Nel suo discorso, infatti, Blair non sembra fare accenni espliciti a interventi armati. Ma le sue parole paiono suggerire chiaramente che l'«impegno» dell'Occidente debba andare oltre quello semplicemente politico.

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