"Se vogliono risparmiare taglino gli stipendi dei supermanager"
Roma,
10 apr. - Il premier Matteo Renzi risponde duramente alle banche che hanno
minacciato una stretta sul credito dopo l'aumento della tassazione
sull'operazione di rivalutazione delle quote di Bankitalia, decisa per
fianziare una parte del taglio Irpef. Intervistato dal Tg3, il presidente del
Consiglio affonda: "Gli istituti bancari sanno che non è vero. Per mille
motivi. L'abbassamento dello spread libera possibilità di fare credito, e
magari possono cominciare a risprmiare sui superstipendi dei manger: se vanno
sulla demagogia, li sfidiamo a viso aperto...".
Nel merito, Renzi spiega: "Nel momento in cui dal primo maggio un cittadino che fa un investimento in Borsa paga il 26%, è naturale che le banche paghino quanto i cittadini, il 26% e non il 12,5". E poi, "tutto si può dire tranne che le banche in questi anni siano state svantaggiate. Abbiamo dato tutti una mano alle banche, ora è il momento che le banche diano una mano loro".
Nel merito, Renzi spiega: "Nel momento in cui dal primo maggio un cittadino che fa un investimento in Borsa paga il 26%, è naturale che le banche paghino quanto i cittadini, il 26% e non il 12,5". E poi, "tutto si può dire tranne che le banche in questi anni siano state svantaggiate. Abbiamo dato tutti una mano alle banche, ora è il momento che le banche diano una mano loro".
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