Pensare Globale e Agire Locale

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martedì 1 aprile 2014

ITALIA - Si può risparmiare ancora di più: tagliamo anche la camera


Ormai il virus del risparmio e del taglio della spesa si doffonde peggio della pesta bubbonica.

Si vuole tagliare di tutto e di più senza remore e soprattutto senza verificare le consequenze dei tagli.

Poi ci sono anche i tagli finti che, ben presentati a colpi di slide e di conferenze stampa arrembanti dove l'attore non è il giornalista con le sue domande ma il presidente del consiglio con la sua parlantina imbonitoria, sono presentati come chissà quale rivoluzione ma che in realtà sono solo pochi spiccioli.

E' il caso della finta abolizione del senato, si perché nonostante il termine utilizzato il senato non viene eliminato quanto solo modificato in una istituzione antidemocratica, trasformazione che comporterà un risparmio di pochi milioni di euro (quelli delle indennità dei senatori) rispetto al bilancio delle centinaia di milioni che rimarranno tutti.

Rimarrà infatti la struttura del senato con i suoi funzionari e con tutta l'organizzazione necessaria per mantenerlo in vita.

Sta tutto qui il problema di queste presunte riforme, si perchè le riforme vanno fatte ma devono migliorare il funzionamento dello stato, risparmiare si ma mantenendo e non distruggendo quella democrazia che rischia invece di essere mandata al rogo. Perchè se il problema è solo quello di risparmiare si può fare molto di più a partire anche dalla eliminazione della camera e di tutti i suoi deputati.

Si perché quando li senti parlare quelli di Forza Italia parlano come il condannato, quelli del M5S parlano come il comico, quelli del Pd, salvo poche eccezioni, parlano come Matteo Renzi ... inutile tenere tutta quella gente che parla allo stesso modo.

Parlando seriamente tutti sono più o meno d'accordo sull'abolizione del bicameralismo perfetto, e quindi quelli che criticano la proposta di Renzi non è vero che sono contro le riforme ma semplicemente sono contro un senato non eletto. Sta tutto qui il problema soprattutto se questa riforma del senato la si inquadra nel resto delle riforme proposte da Renzi che rappresentano tanti tasselli che hanno un unico filo conduttore: togliere potere ai cittadini limitando la loro sovranità. Se tutto va in porto il risultato sarà di avere due camere di nominati: la camera dei deputati che uscirà da un voto nel quale il cittadino sceglie il simbolo ed i segretari di partito scelgono chi spedire sulla poltrona, un senato dove oltre ad alcuni rappresentanti di amministrazioni locali, ci saranno altri nominati.

Sta tutto qui il problema di chi si oppone a questa riforma scellerata costruita dall'accordo Berlusconi-Renzi. Oltre poi ai contenuti c'è anche il modo attraverso il quale viene condotto l'iter della riforma: non si accetta nessuna discussione, nessuna modifica, nessun intervento critico ... o si fa così o così. Ed il ricatto di Renzi, ammesso che sia un ricatto, è: o passa o vado a casa, ripetendo quello che sembra diventando un mantra: vado a casa. Lo dice il manager pubblico al quale si vuole ridurre lo stipendio, lo dice il presidente del consiglio che pensa di avere la verità in tasca in virtù di un voto ricevuto ad un paio di milioni di persone e non in una elezione politica ma semplicemente nella primarie per scegliere il segretario del Partito Democratico. Questa è la democrazia ....

Antipolitico

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