Ormai manca solo lo
scontro fisico in questa campagna elettorale dove si parla di tutto fuorché di
Europa e degli eventuali programmi che ogni partito porterebbe avanti una
volta entrato nel parlamento europeo.
Lo scontro è violento ed
è un tutti contro tutti, Renzi contro Grillo, Grillo contro Renzi, il
condannato contro Grillo e Renzi, la Lega contro l'euro. Sceneggiate e proclami
che niente hanno a che vedere con l'europa nei quali si contraddistinguono
proprio coloro che dovrebbero rappresentare il muovo, l'accoppiata
Grillo-Renzi.
Ieri il comico ha dato
il meglio di se in un comizio a Torino dove le ha sparate in ogni direzione
facendo riferimenti sessuali sulla Merkel e tornando sul Schulz ed il nazismo.
Sparate che se fossero
state fatte dal condannato si sarebbe aperto un tornado su tutti i giornali ed
invece dette da questo comico travestito da politico, fanno ridere mentre ci
sarebbe non tanto da piangere quanto da preoccuparsi fortemente al pensiero che
un tipo del genere rischia di raggiungere una percentuali di consensi intorno
al 30%.
A questo delirio a 5
stelle si risponde con un altro delirio che è quello di Renzi il quale, pur con
altro stile, punta sul consenso europeo per trasformarlo in un consenso sul suo
governo. Ed ecco allora che anche lui spara qualche tiepida offesa al grillo
parlante e si fa riprendere mentre si esibisce in una palestra.
A questo duetto fanno da
contraltare le strilla della Lega con Salvini che non riesce ad andare oltre il
grido di battaglia che ripete fino all'ossessione: euro criminale. E come si sa
una bugia urlata e ripetuta all'inverosomile finisce per diventare una verità.
La Lega ieri si è
esibita in una manifestazione davanti all'abitazione di Prodi colpevole di
averci trascinato nell'euro, dimenticando che i reali problemi dell'entrata
nella moneta unica furono una gestione scellerata da parte del governo di
allora (condannato-Bossi) che consentì speculazioni senza fine da parte sia del
pubblico che del privato.
Ma questo accadeva 14
anni fa, la situazione attuale non è tanto dovuta all'euro ma ad una crisi
economica grave e, per quanto riguarda l'Italia, ad una negazione della stessa
sempre da parte di un governo di centro destra del quale la Lega faceva parte.
Ed il condannato ? Beh questa volta l'ex cavaliere è stritolato fra i due
contendenti principali, abbandonato dalle sue colonne storiche, si divincola
cercando di farsi notare con qualche sparata delle sue che risultano però dei
colpi a salve rispetto alle bordate del leader del M5S.
In mezzo a questo caos
totale nel quale non si parla affatto di europa, a meno che non si vogliano
prendere seriamente le sparate dei leghisti, e le elezioni europee sono
trattate come una elezione politica che potrebbero avere ripercussioni sul
governo Renzi. Il presidente del consiglio vuole conenso per ricevere una
specie di investitura popolare alla sua politica, Grillo vuole conenso per poi
chiedere addirittura le dimissioni di Giorgio Napolitano, in mezzo al solito i
cittadini che si dividono fra chi non andrà a votare e chi si fa imbambolare
dagli urlatori di questa scellerata campagna elettorale.
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