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sabato 7 giugno 2014

ITALIA - Grillo contro Renzi: «I ladri li avete fatti eleggere voi»


Una fotografia postata sul blog che ritrae Giorgio Orsoni, il sindaco di Venezia finito in manette nello scandalo Mose, accanto all’ex segretario democratico Pierluigi Bersani. Con un nuovo affondo di Beppe Grillo al partito del premier Matteo Renzi: «Il Pd non c’entra? Siamo oltre al ridicolo, oltre la farsa». Dopo il risultato modesto raccolto alle Europee e le polemiche per la possibile alleanza del Movimento 5 Stelle con l’Ukip di Nigel Farage all’Europarlamento, il leader dei pentastellati aveva tentato di galvanizzare il proprio elettorato, depresso dal voto, con le accuse (senza alcuna prova) sui presunti brogli. Ma sono stati gli arresti nell’affaire veneziano l’occasione attesa per poter rilanciare gli attacchi al proprio rivale politico, considerato il coinvolgimento di alcuni esponenti democratici.

BEPPE GRILLO ATTACCA IL PD SULLO SCANDALO MOSE –  Se nei giorni scorsi in casa dem c’è stato chi, come Luca Lotti, ha tentato di prendere le distanze dal sindaco Orsoni, da Napoli il premier Matteo Renzi non ha invece negato le responsabilità della politica. Comprese quelle del suo stesso partito: «Al suo interno ha anche persone che commettono reati, ma è il Pd che autorizza gli arresti quando non c’è il fumus persecutionis. Se nel Pd c’è gente che ruba deve andare a casa a calci nel sedere», si è difeso il segretario. Dal proprio blog Grillo però ha rilanciato le accuse: «Quando Renzi dice “Il problema della corruzione non sono le regole che non ci sono, ma quelle che non si rispettano, il problema sono i ladri, non le regole” è troppo. Ma i ladri stanno (anche) nel tuo partito, li avete fatti eleggere voi, avete dovuto aspettare la magistratura per fare il lavoro che avreste dovuto fare voi?».

Per poi continuare, in merito alla vicenda Orsoni:

«Si discetta con stile bizantiniano, carnevalesco (… dal giudice Carnevale che annullava le sentenze di condanna per i mafiosi in Cassazione per vizi di forma) se Orsoni sia o meno iscritto al Pd. Le foto con Bersani sul palco con una scenografia in cui le lettere “PD” sono gigantesche non fa testo e neppure che il Pd lo abbia candidato. No. Ce l’aveva o no la tessera Pd? In caso negativo che c’entrano i segretari di partito che si sono succeduti in questi anni? Che c’entra il Pd? Nulla. Qui andiamo oltre. Oltre il ridicolo. Oltre la farsa. Oltre la presa per il culo. Oltre l’avanspettacolo»

CORRUZIONE – Per Grillo gli scandali sono conseguenza della mancanza di norme adeguate sul versante anti-corruzione. Tanto da ricordare l’assenza di un’adeguata legge sul conflitto d’interessi e accusando come la magistratura sia stata «resa (quasi) innocua da decine di leggi fatte dal partito unico PD/Forza Italia in vent’anni». Il leader pentastellato ha concluso:

«Quanti voti sposta la corruzione? Tanti. Di tutti quelli che ne godono, anche di poche briciole gettate sotto il tavolo. Dopo l’astensione, la corruzione è il primo partito del voto. Primum vivere, comunque sia, e a culo tutto il resto».

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